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Opportunità Vs porte chiuse: Impact Hub Siracusa è

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Nel giro di poco tempo ho avuto nuovamente la fortuna di partecipare a una riunione di speed networking presso l’Impact Hub di Siracusa. Vi ho già detto che è un posto magnifico? Ultimamente è uno dei luoghi materiali e dell’anima che riecheggiano dentro di me la parola e il concetto di Opportunità.
Opportunità sta diventando la mia parola d’ordine insieme a Condivisione, Innovazione, Empowerment, Digitale, Socialità, Contenuti, Impatto Sostenibile e Networking. Tutti questi splendidi concetti viaggiano insieme a Coraggio (eh sì, ce lo dobbiamo sempre far venire) e Opportunità ne è la chiave di volta: quel momento in cui decidiamo di andare incontro alla vita e di trasformare un fallimento o un insuccesso rovesciando il punto di vista.

Ovvero quando si chiude una porta, se ne apre sempre un’altra.

Avete presente quando sta per succedere qualcosa di bello e l’emozione per l’attesa cresce e siete coinvolti insieme ad altre persone? Ecco, questa era (ed è) l’occasione che si era presentata qualche giorno fa con la possibilità di partecipare a un corso gratuito presso l’Impact Hub di Siracusa. Io stessa sono diventata un’hubber ai primi del mese di settembre e credo che sarò emozionata per sempre per questa avventura della mia vita, professionale e sociale.

Il corso:
“ESPERTO IN PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE SOCIALE”
La presentazione ricevuta in e-mail recitava così: Obiettivo del corso è formare una figura professionale polivalente e flessibile, in grado di adattarsi a diversi contesti lavorativi e di operare in situazioni di supporto tecnico alle molteplici e crescenti attività di progettazione esecutiva, gestione e facilitazione di eventi e gruppi di lavoro, comunicazione istituzionale e web. La sua professionalità può trovare occupazione sia nel settore pubblico sia nel settore privato principalmente come: progettista, assistente alla progettazione e alla rendicontazione, responsabile raccolta fondi e campagne crowdfunding, responsabile comunicazione.

Dovevamo iniziare il 30 settembre
Il numero degli iscritti è salito nel giro di pochi giorni, eravamo addirittura in sovrannumero e avevamo anche un gruppo Facebook in cui potevamo comunicare fra di noi e organizzarci per le pause pranzo e per viaggiare fra Siracusa e le nostre abitazioni. Qualcuno di noi sarebbe arrivato da Palermo.
Poi, a una manciata di giorni dall’inizio è arrivata la doccia fredda: il corso è sospeso. Ma la doccia fredda è stata amorevolmente mitigata da un’e-mail in cui ci è stato spiegato con grande chiarezza il motivo della sospensione, ne cito uno stralcio, anzi la cito per intero, perché è esattamente uno dei modi buoni che si possono (e si devono utilizzare) per ovviare a una situazione di crisi, piccola o grande che sia:

“Cari Corsisti, Cari docenti tutti.

è con grande rammarico che vi comunichiamo la Sospensione del Corso per “Esperto Progettazione e Innovazione Sociale”.

Purtroppo, come potrete voi stessi verificare dalla mail che segue in coda alla firma, solo stamattina siamo stati avvertiti dall’Ente di formazione e dall’Agenzia per il Lavoro di riferimento della problematica che ci costringe a sospendere il corso, non per decisione nostra. A seguito di una loro verifica interna sulla disponibilità dei fondi residui per finanziare il corso, e quindi consentire a Impact Hub Siracusa di erogarlo gratuitamente a tutti i partecipanti, al momento non è possibile procedere con la registrazione e la prenotazione delle somme necessarie da parte loro.

Noi di Hub Siracusa ci siamo confrontati con una dura decisione da prendere: Sospendere il corso, oppure Richiedere un contributo ai partecipanti?
Dopo una riflessione interna abbiamo optato per sospendere il corso, guidati dalla nostra etica professionale e dalla nostra mission di innovazione sociale e di divulgazione accessibile a tutti.Attenzione però: nonostante questa brusca frenata, ci teniamo comunque a conoscervi di persona, grati dell’entusiasmo con cui avete aderito alla nostra proposta. Vi invitiamo per tanto a farci compagnia Mercoledì 30 Settembre, dalle ore 12:00 alle ore 16:00, per un aperitivo di networking che abbiamo il piacere di condividere con voi.

Nei prossimi minuti provvederemo a contattarvi telefonicamente uno per uno, così come abbiamo fatto per la conferma delle iscrizioni.
Vi preghiamo per tanto di evitare di contattarci telefonicamente per informazioni: saremo noi a chiamarvi.

Fiduciosi di ritrovarvi tutti Mercoledì all’aperitivo, e nella speranza che la situazione venga presto risolta.”

Ecco, quando poco fa affermavo e testimoniavo che il rovesciamento del punto di vista crea le opportunità laddove sembra si sia verificato un fallimento, intendevo compiere azioni del tipo avanzato in questa e-mail. Ognuno di noi (anche a livello aziendale o di brand) potrebbe ragionare e agire in questo modo. Lo speed networking è qualcosa di più di una opportunità: è una molteplicità di opportunità. E gli organismi Impact Hub nel mondo sono un buon punto di partenza e di crescita condivisa. Mica tarallucci e vino. Un aperitivo con tutti i crismi.

Impact Hub: Siracusa è. Fare rete oltre la rete.

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Il cambiamento che sto realizzando: come voglio abbandonare lo status di disoccupata quarantenne in Sicilia.

Ieri sera ho partecipato al mio primo speed networking. Avevo immaginato in cosa consistesse, ma l’esperienza è stata più coinvolgente di quanto mi aspettassi. È stato l’incontro meglio riuscito di qualsiasi altra meravigliosa festa cui io abbia partecipato. Eravamo lì per comunicare fra di noi e non c’è stato nessuno che si sia risparmiato nel raccontarsi e raccontare il proprio progetto, le proprie idee e esperienze. Non c’è stato nessuno, nessuno che non stesse parlando con qualcun altro. Non è stato solo entusiasmante e non è stata solo una bella festa. Raccontare a più persone se stessi e il proprio progetto, per me e per altri, ne sono sicura, è stata l’opportunità per mettere a fuoco e quasi toccare con mano, quanto possa essere buona e utile (o meno) la mia idea. Anche comprendere se le competenze acquisite e in fase di acquisizione possano fare parte di un futuro professionale concreto.

Lo speed networking è un meeting format progettato per accelerare i contatti commerciali, di solito è moderato dal suono di una campana o qualcosa di simile. Noi abbiamo avuto circa due minuti e mezzo a testa per raccontarci al nostro vicino di tavolo e poi via di corsa a cambiare tavolo e compagni networker. La pratica, infatti, coinvolge più persone che si riuniscono in un unico spazio per scambiare informazioni. I partecipanti sono coinvolti in una serie di brevi scambi durante un determinato periodo di tempo. Nel corso di una interazione, i partecipanti condividono le loro esperienze professionali e gli obiettivi di business. I networker sono persone che desiderano conoscere (e farsi conoscere da) nuovi potenziali mercati e collaboratori.

L’incontro è avvenuto presso la sede di Impact Hub di Siracusa. Impact Hub è un luogo fisico e un gruppo di persone che sono uno dei segni del cambiamento che sto costruendo. Come ho già avuto modo di raccontare, mi sono ritrovata nuovamente disoccupata all’alba di una fase della vita di una persona in cui di solito gli obbiettivi sono quelli di consolidare posizioni già acquisite. Questa cosa è avvenuta in un territorio profondamente ferito dall’insufficienza quasi cronica di posti di lavoro e di opportunità. La differenza in questo caso è nata dalla mia convinzione che la rete e le nuove professioni nate grazie alla crescita del mondo digitale dovevano essere presenti anche qui, nel siracusano, in Sicilia. Nel mezzogiorno d’Italia.

Ecco come si descrive l’Impact Hub di Siracusa:

“Impact Hub è una rete di persone e di spazi di lavoro pensati per rispondere alle esigenze di tutti gli innovatori sociali siciliani.

Gli iscritti ad Impact Hub, che in tutto il mondo chiamiamo “community”, hanno accesso a sale riunioni, spazi di co-working, cucina e aree informali, oltre al social network (Hub Net) interamente pensato per supportare la collaborazione tra gli iscritti di tutti gli Impact Hub a livello globale. Impact Hub organizza regolarmente eventi di speed networking, di co-coreazione o semplicemente di riflessione su temi che stanno a cuore alla nostra community.

Creiamo programmi dedicati a far crescere le competenze e la professionalità ed innovare le organizzazioni grandi e piccole. La collaborazione e l’apprendimento reciproco sono alla base delle modalità operative di un Impact Hub. “.

Ovunque voi siate, c’è un Impact Hub anche per voi:
Impact Hub Siracusa
Impact Hub in Italia e nel mondo

impacthubnetworld


Nove consigli attraverso lo specchio

E’ così che nasce questa riflessione: da un post de L’Internazionale intitolato “Nove consigli su come usare al meglio le proprie idee” di Annamaria Testa che, con una formula che mi ricorda i testi di certi giochi de La settimana enigmistica (non chiedetemi perché), ci racconta delle nove cose che proprio non dovremmo fare quando abbiamo o cerchiamo un’idea.

A me di idee ne vengono poche in mente, mi riferisco alle idee monetizzabili, e quelle poche che ho richiedono un investimento monetario non da poco; quello di cui sono convinta è che ormai sul globo terracqueo ci siamo già inventati di tutto e adesso che ci penso, probabilmente anche questo articolo è stato già scritto da qualcun altro.

E allora perché continuare a cercare l’Idea con la I maiuscola (o anche una con una I un po’ più discreta, ma utile)?

Il secondo pensiero che è sopravvenuto nella mia testolina, leggendo l’articolo, è che magari quell’idea lì non è stata realizzata sotto casa nostra, che magari l’hanno realizzata dall’altra parte del mondo e che potrebbe esserci spazio anche per realizzare la nostra.

Ok, Facebook l’hanno già inventato e anche Harry Potter e Il Trono di spade, I love shopping l’hanno già scritto in tutte le sue varianti e il ritorno alla terra e ai suoi valori è stato già affrontato più volte nell’ultimo mezzo secolo; e quindi? Direbbe un mio amico.

E quindi proviamo a rovesciare le nove categorie espresse da Annamaria Testa, prendiamo l’ideuzza pelosa che ci ha solleticato la mente e scriviamola a tavolino, poi, come diceva quel bellissimo racconto che vi linko qui, togliamo giusto tre cose che sembrano indispensabili ma non lo sono. Cerchiamo un network che possa supportarci e consigliarci (funziona, sapete?), scambiamo informazioni.

E i soldi? Dopo. Mi sento di affermare che avere voglia di progettare con criterio è importante, nonostante spesso sopravvenga la stanchezza. La strada verso la realizzazione di un’idea è spesso lunghissima, sicuramente impegnativa e forse è una strada chiusa, ma è pur sempre percorribile.

E non è forse camminando lungo le strade che si scoprono sentieri improvvisi e piacevoli?

Il viale delle Tamerici presso l'oasi della Lipu dedicato alle saline di Priolo Gargallo (SR): la bellezza di un'idea nonostante la presenza incombente della raffineria.

Il viale delle Tamerici presso l’oasi della Lipu dedicata alle saline di Priolo Gargallo (SR): la bellezza di un’idea nonostante la presenza incombente della raffineria.


what makes you happy? cosa ti rende felice?

scrivere mi rende felice. se quello che scrivo piace a chi legge sono felice. anche un buon lavoro e un buono stipendio e realizzare progetti. il cambiamento cercato, le persone che amo (soprattutto se sono ricambiata!). il mio cestino di plastica verde da scrivania con il coperchio a forma di rana. domare wordpress mi renderebbe felice, scrivere contenuti divertintelligenti 🙂 e, perché no? continuare a farlo nel tempo.

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