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Conoscersi e lavorare ai tempi di Snapchat

Il workshop “Marketing & business con Snapchat” è stato un grande successo! Più sotto trovate il testo (completo di link) dei ringraziamenti (e delle anticipazioni). Moltissime le informazioni da condividere, so che avrei potuto fare ancora meglio, ma vi prometto che tornerò presto con ulteriori tips & tricks.

Perché aspettare così tanto per un nuovo post qui su Apirolio? Da mercoledì 22 sono partite tante riflessioni sulle trasformazioni che stiamo vivendo in questi mesi: raccontare se stessi e comunicare il proprio lavoro, nonostante i molteplici strumenti a disposizione, sta diventando sempre più complesso, a tratti queste attività sono percepite come faticose e a ragione.

Io sono una forte sostenitrice dei social network e credo che possiamo impegnarci a non subirli e che abbiamo la possibilità di poterli sfruttare a nostro vantaggio; usandoli, però, mi sono resa conto che non è sempre così semplice come uno snap.

E già, perché snap vuol dire schiocco e il nome di questo social giallo sole vorrebbe proprio evocare che la comunicazione è facile come uno schiocco di dita. Visto in negativo, Snapchat potrebbe essere l’esasperazione della comunicazione e dell’ego. Il 15 giugno, su Twitter, ho avuto uno scambio di idee con Simone Bennati (@bennaker) che è mi è stato molto utile:

 

Così come uno dei feedback più frequente sull’uso di Snapchat è una domanda: “ma come fate a visualizzare tutte le storie degli snappers che seguite? Ci vuole troppo tempo.”. Più che lecito chiedersi come fare perché molti di noi lavorano e studiano e in questo momento, seguire gli aggiornamenti di una ventina di snappers richiede circa tre quarti d’ora, che non è poco nell’economia di una giornata. Voi avete trovato un metodo efficace? Io di solito metto lo smartphone appoggiato a un bicchiere e guardo le storie mentre faccio colazione oppure mentre faccio qualche piccola pausa.

Altra difficoltà per coloro che ne fanno un uso lavorativo è capire le metriche utili a quantificare l’engagement: il coinvolgimento, soprattutto della community di snappers italiana, manca sia di metriche a livello nazionale (sono pochi gli articoli che ne parlano) sia di strumenti scientifici per calcolarlo. Ma ci sono snappers che non si sono persi d’animo e sono riusciti a trovare alcuni metodi efficaci, seppure “manuali”: ottimi consigli li offre Stefano Mongardi sul suo the web mate e un ottimo scambio di esperienze arriva dal gruppo Facebook Snapchat Italia. Anche misurare il tasso di click sui vostri siti o blog o l’aumento di follower sugli altri profili social nell’arco delle 24 ore in cui avete fatto snap può essere utile.

C’è qualcosa, al di sopra di tutto, che continua a farmi preferire Snapchat relativamente alla possibilità di fare nuove conoscenze e creare partnership di ampio respiro come quella che si è creata fra me, Impact Hub Siracusa e l’Università di Milano Bicocca proprio in occasione del workshop: su Snapchat non esiste nessun algoritmo che mi impedisca di trovare persone distanti dai miei interessi e dalle mie passioni, perciò è molto più facile poter allargare i propri orizzonti professionali e amicali.

Una riflessione e una conferma notevole da questo punto di vista mi è arrivata da Rudy Bandiera (@RudyBandiera) con questo Tweet:

 

Un consiglio a conclusione di queste prime considerazioni: siate propensi alle interazioni, collegatevi ai profili di chi ha iniziato a seguirvi, non lasciateli sul limitare della porta di casa perché avete troppi follower, anche se non avete tempo di guardare le loro storie, collegarsi ai loro profili gli permetterà di interagire con voi attraverso la chat diretta e vi darà concretamente il polso di chi ascolta con attenzione le vostre storie.

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Ringraziamenti

Voglio ringraziare innanzitutto i nostri corsisti per la loro partecipazione e i loro feedback: non siete stati solo i destinatari della serata di formazione del 22 giugno, ma i suoi indiscussi protagonisti, perché un contenuto di qualità ha bisogno di interazioni per risultare vivo e concreto.

Abbiamo potuto parlare e confrontarci insieme e i vostri sguardi attenti hanno rivelato menti aperte e lucide: avanti tutta!

Cito in particolar modo il team di Youthub Catania che ha registrato l’evento e lo ha condiviso sulla sua fanpage su Facebook: ragazzi, voi non siete solo il futuro della Sicilia e dell’Italia tutta, ma anche il suo presente!

Con circa 33 mila iscritti, i suoi numerosi docenti e dipendenti, la nostra case history ospite è stata l’ Università degli Studi di Milano Bicocca che, nella persona di Diego Di Donato, ci ha donato consigli ed esperienza per la creazione e la crescita di una community attiva che dà spazio a diverse forme di espressione e permette ai suoi utenti (e alle future matricole) di essere raggiungibile dal proprio canale di comunicazione preferito, raccontando l’università in tutte le sue sfaccettature.

L’ulteriore ringraziamento va alle altre case histories: snappers che ci hanno donato dati sulla loro audience e considerazioni sulle interazioni e l’engagement che stanno ottenendo attraverso la loro strategia di comunicazione su Snapchat e Ghostcodes:
Maria Rosaria Pantone per lo storytelling territoriale ed enogastronomico sull’Abruzzo (e molti altri contenuti prodotti con grande garbo ed eleganza)
Elisa Di Rienzo con il blog Il Fior di Cappero e il team Ricette per passione per la sua testimonianza di come si possa fare networking grazie a Snapchat
Ivan Ferrero, psicologo, per il trans media storytelling e i suoi molteplici canali di comunicazione per consigli e consulenze su tematiche quali il cyberbullismo, l’internet addiction e il suo digitalparentigtips dedicato all’uso del web da parte dei teenager
Qualsivoglia blog di Teresa e Francesca, per la loro testimonianza sull’accrescimento del coinvolgimento e del tasso di click-through rate (ancora molto difficile da misurare)
Emilio Themilsedition direttamente da Sacramento, in California, per la sua incredibile energia, il suo entusiasmo, la generosa professionalità, una precisa strategia di comunicazione e le sue numerose tips sull’uso di Snapchat
Stefano Mongardi, web marketer, con la sua testimonianza chiara e puntuale, le tips sulle metriche e il supporto del gruppo Snapchat Italia.

Teatro del workshop è stato Impact Hub Siracusa, luogo del cuore e della mente, fonte di ispirazione inestinguibile, culla del networking, dell’accrescimento e dello scambio di competenze, con il quale e grazie al quale, vogliamo continuare ad esplorare i social media e molti altri argomenti dal punto di vista del marketing e delle strategie di comunicazione, del branding e degli aspetti pratici e funzionali degli strumenti digitali che abbiamo a disposizione.

Questo format dal modello peer to peer è foriero di nuove e rinnovate best practices che possono partire e crescere qui in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo e oltre.

Ed è proprio dalla Sicilia, e da uno dei massimi cuori pulsanti di Siracusa, che è iniziata l’avventura di questo workshop, con un’eccellenza del territorio che è la pasticceria Alfio Neri, luogo in cui sapori, gusto, sapienza artigianale, cultura, amore per la propria terra, storytelling del prodotto e know how nella comunicazione si fondono e diventano perle di inestimabile valore.

Michele Buonomo grazie anche a te per l’accoglienza e il savoir faire!

Infine, ma non per ultimo, grazie Francesco Rotondo per il tuo supporto, il sostegno, la forza, le tue competenze digitali sempre condivise da una scrivania all’altra, le tips nerd, le orecchiette al sugo e le crostate con la confettura di albicocca (frolla e confettura fatte proprio da te con tanto amore e passione).

A prestissimo! 🙂
‪#‎HubSnap‬

 


Snappers: chi seguire e perché n°1

snapperscoverApirolio

Le ragioni per le quali Snapchat non è ancora un social network popolare fra noi italiani sono molteplici. La prima motivazione che viene addotta, ormai lo sentiamo ripetere come un refrain, è che è un social per adolescenti e ventenni brufolosi e casinari. In realtà i motivi sono più profondi, se vogliamo drammatizzare un po’ la situazione. Inizialmente pensavo fosse il caso di elencarli, ma ho cambiato idea, perché l’operazione che vorrei fare è in positivo, come mio solito.

Se avete installato GhostCodes come vi ho raccomandato di fare nel precedente articolo, avrete scoperto un intero mondo di snappers al di fuori della vostra cerchia di conoscenze (seppure ampia). I criteri per scegliere snappers da seguire sono quelli per interessi e categorie, certo non l’età: potete scegliere di caricare i profili di persone (e brand) che hanno i vostri stessi interessi oppure seguire snappers che fanno e raccontano qualcosa che piacerebbe fare anche a voi.

Interagire a prescindere dalla differenza di età

Molti snappers si occupano con una certa bravura e freschezza proprio di comunicazione, branding, marketing e fashion. Ne citerò due.

La dolcissima Alice Cerea, blogger di Glamour, che trovate con il nome utente alicecerea e che potete seguire in giro per Milano per scoprire i dietro le quinte di certi articoli e servizi, se siete appassionati di moda e prodotti di estetica. Oltre il mondo patinato, tutto quello che ci può essere di spontaneo e senza trucco, ma molto glamorous and glittering.

Un altro snapper giovanissimo (almeno in confronto alla mia età) è Matteo Garoli che dovete cercare con il nome utente shuzj. Matteo è un business consultant esperto di Instagram. Su Snapchat è principalmente english speaking, in privato interagisce anche in italiano ed è molto comunicativo nonché preciso ed efficace nelle tips che pubblica.

snappers1Apirolio

Interagire oltre confine: english speaking per davvero

Io sono curiosa dei modi di vivere (e mangiare) di paesi che non siano l’Italia, perciò seguo alcune persone che snappano da Toronto, da Sacramento, dalla Korea, dalla Malesia… E due utenti davvero speciali che si chiamano nomadbeautiful che altro non sono che la coppia di nomadi digitali e viaggiatori sostenibili i cui rispettivi nomi sono Gianni Bianchini e Ivana Greslikova, attivi su tutti i canali social e con un bellissimo blog in cui raccontano di tutti i loro viaggi e della loro scelta di vita, cioè nomadisbeautiful.

Se vi siete mai chiesti come vivono e raccontano l’Italia i non italiani, vi consiglio di seguire Wendy Holloway cioè flavorofitaly che fa base a Roma, ma viaggia molto raccontando in english città d’arte e cucina italiana. La signora Holloway usa Snapchat e GhostCodes con il piglio di una entrepreneur quale è. E no, non ha vent’anni, ma ama profondamente l’Italia.

Discorso a parte per lo snapper vitaminico che snappa da Sacramento, Emilio, che si presenta così:  #Bearded Creative in #Sacramento. Food. Social Media. Life. #TransparencyIsTruth. Il suo nome utente su Snapchat è themilsedition. In questo caso si tratta di english american speaking e di un sacco di best tips su come strutturare la comunicazione con Snapchat dalla grafica di foto e video fino alla cadenza con la quale suddividere le varie sezioni degli argomenti affrontati: seguitelo perché è bravissimo.

snappers2Apirolio

I am curious of ways to live (and eat) in other countries than Italy, so I follow some people who snap from Toronto, Sacramento, Korea, Malaysia … And two very special people who are called  nomadbeautiful, a couple of digital and sustainable nomadic travelers, Gianni Bianchini and Ivana Greslikova, active on all social channels, with a wonderful blog in which all tell of their travels and their life choice, called nomadisbeautiful.

If you’ve ever wondered how non Italian people living and telling Italy, I suggest to follow Wendy Holloway aka flavorofitaly which is based in Rome, but travels a lot telling about Italian cities and cuisine. Ms. Holloway uses Snapchat and GhostCodes with a look of an entrepreneur. And no, she’s not twenty years old, but deeply loves Italy.

A different story for the snapper from Sacramento, Emilio, which describe himself as: Creative #Bearded in #Sacramento. Food. Social Media. Life. #TransparencyIsTruth. His username on Snapchat is themilsedition. In this case: american speaking and a lot of best tips on how structure communication with Snapchat, from pictures and videos until frequency with which divide various sections of the topics: keep in touch with him because he’s interesting. (english writing dismissed)

snappers3Apirolio

Food, storytelling and Italian way of life

Altri utenti interessanti da seguire e con i quali fare conoscenza sono sicuramente i food blogger, gli utenti random (che non mi piace granché come definizione) e altri, che raccontano le loro giornate, dialogano molto spostandosi da un social all’altro, spesso portandosi dietro  vecchie e nuove conoscenze, mostrano eventi, family life, parlano del loro lavoro (possono essere psicologi, archeologi, social media manager, life coach…) e di tutto ciò che può accadere in una giornata:

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La maggior parte degli snappers che ho nominato agiscono nell’ottica del personal branding, esattamente come faccio io (il mio nome utente è aleksandrasmt) che mi concentro molto su argomenti come il cibo, l’alimentazione, il mio progetto di Coding 4 Avola e la condivisione di articoli, eventi e bei posti, raccontando spesso il dietro le quinte degli articoli che scrivo per gustonews.it e per questo blog.

snappes4Apirolio

Fare branding su Snapchat non è inutile come si possa pensare, basta dare un’occhiata alle promozioni che lancia chocjohnny dal suo profilo e dai video dei clienti che si nutrono beati e soddisfatti di quantità industriali di cioccolata in tutte le forme che vi possono venire in mente (lui parla tantissimo, però è bravo a lanciare offerte delle quali si può approfittare facendo gli screenshot degli snap, peccato sia in Australia). Non è l’unica azienda presente su Snapchat, così come non mancano anche università, associazioni e organizzazioni no profit. A voi la scelta.

 


Interessante. Divertente?

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere sul blog pennamontata a nome di Valentina Falcinelli, l’articolo “La scienza della condivisione, alla foce del content marketing” davvero interessante e divertente, nonché importante per gli esperti del settore e per i nuovi appassionati. Cos’è il content marketing? Una specializzazione delle tecniche di mercato che si occupa di produrre contenuti interessanti e divertenti per spingerci all’acquisto di merci e servizi e alla fidelizzazione di un marchio.

Premettendo che sono d’accordo con quanto esposto nell’articolo e che mi ha entusiasmato oltremodo, tanto che ho iniziato a rompere le scatole al mio fidanzato cercando di coinvolgerlo e chiedendogli feedback sul nulla che avevo ancora prodotto, mi sono comunque posta delle domande oziose; perciò ho deciso di girare a un campione della ristretta cerchia di amici che ho su facebook un piccolo questionario che di metodo scientifico ha ben poco, ma è stato tanto divertente elaborare e proporre alle mie vittime prescelte.

Disegno di Paolo Vanessi PV

Disegno di Pietro Vanessi PV

Quello che mi incuriosisce è come si rapportano gli utenti di facebook a  contenuti importanti e spesso complessi, lunghi e che richiedono un livello di attenzione che supera il minuto. Questo perché, se da un lato si sta formando un nutrito gruppo di esperti di marketing su piattaforme social (e a ragione) che spingono verso l’aumento della qualità nella comunicazione, dall’altro leggo spesso commenti in cui certi utenti vengono rimproverati di limitarsi a leggere i titoli dei post senza aprire mai i link per verificare quale sia l’effettivo contenuto di un messaggio.

Quindi ho spedito ai miei amici le seguenti domande:

  • Su facebook segui pagine o gruppi riguardanti il tuo lavoro? [ A Sì]   [B  no]
  • Su fb segui pagine o gruppi riguardanti i tuoi hobby e/o interessi? ? [ A  Sì]   [B  no]
  • Quando sei su fb ti interessa imparare cosa nuove o approfondire argomenti di interesse sociale, culturale, politico ecc (A) oppure sei convinto che fb non sia il luogo virtuale giusto per coltivare questo tipo di contenuti (B)?
  • Cosa preferisci di più in un post? [A Video]    [B  fotografia]   [C  un piccolo testo da leggere]
  • Se un post è interessante e utile, oltre che divertente, e contiene un link a un articolo, lo leggi più volentieri? [A Sempre]   [B  spesso]   [C  a volte]   [D  quasi mai]   [E  no mai]
  • Se il post con il link all’articolo ti spinge a imparare qualcosa di nuovo, lo leggi? ?  [A Sempre]   [B  spesso]   [C  a volte]   [D  quasi mai]   [E  no mai]  [se no, ti va di scrivermi brevemente perché?]
  • Quando sei su fb quali post attirano subito la tua attenzione? A (divertenti: animali o persone che fanno cose buffe, vignette e messaggi spiritosi…) B (utili: consigli pratici, ricette di cucina, riflessioni moraleggianti, consigli di vita)  C (interessanti: link a notizie, informazioni, approfondimenti su ambiente, lavoro, guerre, politica…) D (di protesta)
  • Dei post che attirano la tua attenzione e su cui hai cliccato “mi piace”, quali condividi più facilmente sulla tua bacheca? A (divertenti)  B (utili)  C (divertenti + utili)  D (di protesta).

Mi avete già risposto in tanti 😉 e questa è una cosa bellissima.

poi ci sono anche i comici come Maurizio Battista

e Pietro Vanessi lo trovate qui


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